Ieri sera tgevents, è andata a vedere al Teatro Manzoni di Milano, lo spettacolo Trapppola per Topi Di Agatha Christie,
Cinque strani clienti e i proprietari sono isolati in una locanda. Tra loro si nasconde un assassino psicopatico che ha già ucciso una persona a Londra. Ma sotto quale travestimento si maschera l’assassino? Ciascuno dei presenti sembra avere qualcosa da nascondere. Toccherà al sergente Trotter, inviato sul posto, risolvere l’enigma.
Nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente british, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei. I personaggi di Trappola nascono nella loro epoca, ma sono vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. Lo si potrà dimostrare grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti, guidata da Lodo Guenzi, che gioca seriamente con un’opera precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa.
Una scenografia d’epoca, con effetti atmosferici e di luce e con attori molto bravi;
Trappola per topi è un giallo molto ben costruito ma anche il divertimento è dietro l’angolo: non mancano scene molto simpatiche che riescono a strappare più di un sorriso agli spettatori. Il mistero piano piano si dipana e giunge ad una conclusione da batticuore.
Da vedere!!!