Salone del Mobile

Tgevents è andato al Salone del mobile, un successo, Milano ricca di eventi in tutte le zone.

Il Salone del mobile è stato organizzato molto bene, sicurezza molto curata, stand con effetti di luce e digitali, turisti da ovunque.

In In questa edizione sono presenti oltre 1.950 espositori da 35 Paesi, in un formato però compatto: 600 metri di lunghezza, la metà del 2023.

Novità accomunate da una grande attenzione all’ambiente, nell’accezione più tangibile e documentata del termine, dalla ricerca, bellezza, funzionalità, comfort, dallo squisito savoir faire artigianale potenziato dai bracci robotici hi-tech, dal sogno. Sì, perché senza il sogno, senza quella tensione che spinge imprenditori, designer e maestranze a realizzare cose mai fatte prime, il Salone del mobile, fino ad oggi 21 aprile alla fiera di Rho, non sarebbe quella maxi fucina di ingegno, cultura del progetto, sperimentazione, creatività e know-how così ammirata nel mondo. Ecco alcune esposizioni interessanti da vedere da vedere in fiera:

una collezione in legno cucito, qualcosa mai fatto prima nell’arredamento. È Teseo di Michele De Lucchi con il suo studio Amdl Circle per Roda: tavolo e sedia da pranzo per esterni realizzati con doghe in teak, tutte diverse tra loro, tenute insieme da una cucitura continua in corda per esterni applicata a mano. Un progetto sfidante, sintesi perfetta del connubio tra artigianalità e innovazione industriale, con le doghe dai fianchi sfaccettati che sembrano dei pezzi d’arte fatti uno per uno manualmente ma in realtà sono lavorate con estrema precisione grazie alle macchine CNC a cinque assi. Per Antoniolupi, De Lucchi ha realizzato tre lavabi utilizzando la stessa tecnica.

È la prima sedia di Arper e il best seller dell’azienda. Adesso la seduta Catifa 53 progettata da Lievore Altherr Molina nel 2001 viene rieditata in Catifa Carta, con scocca in PaperShell, un nuovo materiale derivato dagli scarti del legno studiato da una start up svedese e per la prima volta utilizzato nel mondo dell’arredamento. Catifa Carta è completamente disassemblabile, composta da 29 fogli di carta accoppiati con un legante di resina naturale: la carta utilizzata per produrre PaperShell proviene da fonti responsabili e dall’uso esclusivo di residui della produzione di legno svedese, come segatura, trucioli e rami. La nuova scocca, resistente e performante, di Catifa Carta assorbe l’anidride carbonica, come se fosse un albero, e, a fine vita, può trasformarsi in fertilizzante per il terreno.

Molto carino lo stand di Kartell: oOltre ai dieci arredi, una menzione va all’allestimento Kartell Milano Urban Horizons ideato dall’art director Ferruccio Laviani, che negli anni ci ha deliziato con allestimenti che si cristallizzano nella memoria come dei fermi immagine. Una dichiarazione d’amore per Milano: su 2mila metri quadrati, i simboli della capitale del design, dalla Scala al Duomo, dalla Triennale ai nuovi grattacieli, reinterpretati sottoforma di grandi superfici grafiche, compongono un nuovo skyline urbano dall’allure futurista e fanno da sfondo alle pedane su cui sono esposte le novità, le implementazioni di alcune famiglie di prodotto e mini-ambientazioni.

Anche il reparto cucine e bagni, spettacolare, una cura in tutta l’esposizione, allestimento di una doccia molto grande…Da vedere!!!

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